Glovo, ennesima presa in giro

Credetemi sono stanco di parlare di Glovo, parlerai molto più volentieri di running o altre cose ma oggi mi è arrivato il kit di sicurezza glovo.

I sindacati in questo momento stanno facendo pressione sulle società come glovo perché eludono ogni legge possibile dai contratti verso i rider alle norme di sicurezza ( non si salva nulla). Glovo è un’azienda cannibale senza standard qualitativi intenta esclusivamente ad incamerare denaro dalle aziende della ristorazione approfittando del covid e anche consentitemi dell’imbecillità della gente.

Mi è arrivato a casa quello che dovrebbe essere un casco protettivo da bicicletta. Io non ne ho mai visto uno e non ne ho mai posseduto uno ma mi ha colpito subito l’estrema leggerezza. Poi sono andato su Glovo store ed ho visto il prezzo che è di ben 5,90 euro. Sono andato su Amazon ho cercato caschi per bicicletta ed ho constatato che il più economico parte da circa €20. Morale, non so di quale materiale siano fatti questi caschi , secondo me il cartone da più garanzie a livello di robustezza ma sono letteralmente ridicoli ed improponibili, hanno aggirato per l’ennesima volta le leggi a scapito di chi lavora per loro, questo casco non ha nessuna utilità se lo lascio cadere per terra si spezza in due….

Scrivo queste brevi righe con l’intento di ribadire per l’ennesima volta il comportamento inqualificabile di glovo che nonostante tutto continua la sua marcia verso il profitto cavalcando l’emergenza covid.

Un commento

  1. Devi tener presente alcune cose prima di sparare a zero, glovo è un azienda di recente costituzione che ha visto, nei pochi anni di attività, letteralmente esplodere il business nelle sue mani quindi è alla rincorsa di una organizzazione accettabile per la gestione di questo business e ancora non ha raggiunto il pareggio di bilancio (quindi non sta facendo milioni con la gestione ma sicuramente ha già aumentano il valore dell’azienda). Il business in se non è molto ricco perché risente del limite del ricarico sopportabile dalla clientela che per lo più fa ordini di piccolo importo (diciamo tra i 5,00 e i 20,oo euro), con tale ricarico deve pagare il rider, il personale impiegato e trarne un ricavo.
    La concorrenza, oltre che dalle altre aziende del settore, viene anche dalle consegne effettuate direttamente dai ristoratori che normalmente impiegano personale completamente a nero e che normalmente non prevedono di guadagnare anche sull’attività di consegna che considerano come supporto al loro cor business.
    Ciò premesso mi sembra chiaro che non possono investire pesantemente nelle dotazioni dei rider considerando anche che solo una piccola percentuale di coloro che iniziano a lavorare per glovo continueranno a farlo.

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